sabato 7 gennaio 2017

Un freddo pomeriggio romano

Presepe vivente Palazzo Braschi
6 gennaio giorno della Befana. Come preannunciato da giorni, anche a Roma è calata la temperatura.

Fa veramente freddo, però guardando fuori della finestra non si vede nebbia o buio, ma un sole che ti stuzzica e ti sfida: "rimani a casa o esci?"

Che faccio? me ne sto sotto le coperte a guardare la televisione o a leggere un libro?

Oggi è il giorno della Befana, migliaia di turisti sono venuti da tutto il mondo; in centro sono annunciate diverse manifestazioni ....compongo un numero di telefono e provo a sentire se un mio carissimo amico è disponibile ad affrontare con me la sfida del freddo.

Mi vesto come se dovessi andare a fare un'escursione sulle Dolomiti e mi avventuro.

Neanche mezz'ora, quando normalmente ne occorre una di ora, eccomi in centro.

Scendo dal bus in Viale Aventino, proprio di fronte alla maestosità del Colosseo. Un vento gelido mi dà subito il  benvenuto. Faccio fatica a togliere i guanti per scattare l'ennesima foto a Sua Maestà!

Tutt'intorno turisti con le loro espressioni di stupore, finti centurioni, una marea di extra comunitari che fanno a gara tra di loro per catturare le persone e portarle sui bus turistici o per evitargli di fare la fila ai botteghini d'ingresso, molti spacciandosi per guide autorizzate. Più in là due blindati e dei soldati armati a ricordarci il pericolo terrorismo, ma da quello che vedo mi sembra di capire che nessuno stia pensando a questo, ma solo a godersi la bellezza della città.

Con il mio amico, sfidando insieme ad altri temerari, il vento freddo che ci viene contro, ci avventuriamo per i Fori Imperiali, camminando su secoli di storia.

Arrivati a Piazza Venezia, la prima sorpresa: un portone aperto ci conduce all'interno del cortile di Palazzo Venezia, legato alla storia del Duce che si affacciava dal suo balcone, oggi sede di importanti mostre e rassegne internazionali. Un giardino che diventa un'oasi, considerando il caos che c'è fuori.

Ci dirigiamo, attraverso via delle Botteghe Oscure, dove nei tempi c'era la sede del PCI di Berlinguer, verso il Ghetto, uno dei quartieri più belli di Roma, purtroppo legato alla storia dei rastrellamenti tedeschi, un quartiere che ha pagato un caro prezzo.

Attraversiamo piazzette, vicoli, negozi di abbigliamento ma anche tanti negozi tipici, compreso il forno che continua a sfornare pizza e pane a volontà.

Piazza Campo de Fiori con il suo tipico mercato, e la statua dell'eretico Giordano Bruno, qui arso vivo dall'Inquisizione.

Potremmo mangiare in un wine bar, in una tipica trattoria romana, ma siamo nella globalizzazione ed optiamo per una specie di "grill" gestito da dei ragazzi siriani, molto simpatici, che ci preparano un cous cous niente male.

Per il caffè c'è l'imbarazzo della scelta tra le tante caffetterie della zona.

Uscendo passiamo davanti al Palazzo della Cancelleria, e qui altra doppia sorpresa: è aperto il cortile interno, perché si sta svolgendo la mostra interattiva "Le macchine di Leonardo" e così abbiamo modo di vedere questo angolo sconosciuto ma bellissimo. Uscendo e voltando a sinistra verso Corso Vittorio, se siete fortunati potete trovare aperta la Chiesa di San Lorenzo in Damaso, da non perdere.

Attraversiamo Corso Vittorio ed entriamo nel Cortile di Palazzo Braschi dove si stava svolgendo la rievocazione del Presepe Vivente (vedi foto di copertina), una delle manifestazioni odierne.

Varchiamo il secondo portone ed entriamo in Piazza Navona, dove solo la giostra e alcuni stand ricordano quando questa piazza, in questo periodo, era piena di bancarelle tipiche del Natale e dell'Epifania,

Per andare verso via del Corso, evitiamo il percorso più classico ma sempre affollato e svicoliamo per delle vie laterali che ci portano in via dei Sediaroli, dove c'è la libreria Aseq, uno di quei templi della cultura che debbono sopravvivere all'invadenza dei moderni negozi.

Passiamo davanti al Caffè Sant'Eustachio che se è non più quello che era una volta, mantiene sempre un suo appeal e la gente si mette in fila per prendere il famoso caffè con la crema.

Una sosta in una caffetteria del centro per riscaldarsi un po' e ripartiamo, questa volta per dirigerci al Palazzo delle Esposizioni, sede della Quadriennale d'Arte contemporanea. Seppur non amante di questa forma artistica è sempre un arricchimento di cultura.

Ormai si è fatto sera, il buio si unisce al freddo sempre più pungente.

Torno a casa e sento che la bellezza di Roma mi ha fatto vincere la sfida con il freddo.

Questa è Roma.



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